La lavanda
I fiori della lavanda erano utilizzati fin dall’antichità’ per ricavarne l’essenza ancora oggi molto apprezzata. Per i Greci ed i Romani rappresentava l’essenza favorita per il bagno, motivo da cui ha tratto il suo nome botanico (dal latino“lavare”). Per il suo caratteristico profilo odoroso la lavanda e’ da sempre stata impiegata anche per profumare la biancheria e per tenere lontano le tarme. L’azienda Agricola Donatella Manetti grazie alla sua costante opera di riscoperta delle antiche tradizioni e al recupero di ricette tipiche della tradizione rurale, presenta una linea di prodotti che hanno come denominatore comune la Lavanda. All’interno dell’Azienda ne avviene la trasformazione in prodotti sia per la cura della persona che per la profumazione della casa: saponi liquidi e solidi di diverse forme o in scaglie, Olio essenziale, Idrolato di Lavanda, Fiori essiccati di lavanda (piccoli cuscini profumati con diverse forme) Tutti i prodotti sono a base di Lavanda estratta dalle nostre coltivazioni con tecnica di produzione integrata. Le materie prime sono altamente selezionate e di derivazione naturale (98%), totalmente biodegradabili. Le confezioni sono in materiale riciclabile. I prodotti finiti non sono testati su animali.
Ricette magiche
La lavanda è una delle erbe, che si raccolgono per tradizione il 24 giugno, per la preparazione della rinomata Acqua di S.Giovanni. In Toscana, era uso lavare i bimbi con dell’acqua nella quale erano stati precedentemente bolliti dei fiori di lavanda, per allontanare da essi malocchio ed eventuali gelosie. La sua spiga, fatta essiccare e portata addosso, è considerata un amuleto protettivo, e possiede la capacità di allontanare il malocchio, l’invidia e le disgrazie in generale. Il suo profumo delicato e dal sentore antico, ha il potere di rilassare la mente e purificarla dai pensieri negativi che offuscano la capacità di aprirsi alle intuizioni più profonde dell’Anima e quindi è particolarmente indicata alla preparazione di cuscini e di sacchettini per sogni premonitori, o per allontanare gli incubi. E’ un’erba dal carattere dolce ma deciso, in grado di inebriare i sensi ed esaltarli, di provocare sensazioni di pace interiore ed estatico piacere, risvegliando lo spirito e donando gioia all'anima, aiutandoci a trovare la strada per metterci in contatto con essa. Quest'erba è inoltre amata dalle donne della Kabilia, che la utilizzano per proteggersi da un’eventuale aggressività da parte del marito nei loro confronti, e ciò fa di essa una pianta in sintonia con la natura femminile e in grado, quindi, di preservare le donne dal male. Il suo lato protettore e propiziatore è apprezzato anche dalle giovani spose e si dice, che un mazzetto di lavanda nascosto nel bouquet nel giorno delle nozze, preservi l’amore della coppia da litigi e incomprensioni. La lavanda sparsa nel corredo della sposa assicura felicità e serenità per tutta la vita. Si pensa, anche, che un mazzetto di lavanda posto sotto il cuscino prima di andare a dormire, aiuti a realizzare i desideri del cuore. Profumi ed incensi a base di lavanda, sono consigliati anche nei luoghi di culto, sia per mantenere un’aura di sacralità e di purezza, sia per favorire quei rituali atti a svelare presenze che gli occhi non possono vedere; mentre un mazzetto delle sue spighe, fatto seccare ed appeso dietro la porta d’ingresso, protegge tutti gli abitanti della casa. Un ottimo rimedio per levarsi di dosso le energie negative di una lunga giornata all'insegna dello stress, consiste nello spargere nell'acqua del bagno una manciata di fiori freschi o secchi di lavanda, insieme ad una manciata di sale, restando nella vasca per almeno mezz'ora alla luce di una candela bianca. Utile anche in caso di depressione o per proteggersi da eventuali incantesimi amorosi, ma anche per attirare l'amore stesso, per via della sua capacità di aprire il cuore e lo spirito a sentimenti di dolcezza, sensibilità e romanticismo. E’ infine utilizzata per favorire e proteggere l’amicizia tra due o più individui, e ristabilire l’armonia in una famiglia toccata dal rancore grazie al suo potere di attirare energie favorevoli e positive attorno alle persone.
Proprietà medicamentose
Più autori nel corso del tempo hanno attribuito a tisane, infusioni, decotti ed essenze di Lavanda le più disparate proprietà medicamentose: analgesiche, nei casi di emicrania; antisettiche; antispasmodiche; aromatizzanti; balsamiche; carminative, per rimediare a fastidiose ventosità intestinali; cicatrizzanti; colagoghe; coleretiche; digestive; diuretiche; insetticide; ipnotiche, utili in varie forme di malessere di origine nervosa; stimolanti; stomatiche; sudorifere; vermifughe; vulnerarie. In epoche trascorse, già prima del XVI secolo, della Lavanda si faceva uso larghissimo in medicina ed era usata, con serena fiducia, anche in casi di asma, balbuzie, epilessia, gotta, leucorrea, paralisi, scrofola, tigna e perfino per uccidere pidocchi e piattole e per curare i cani da caccia morsicati da una vipera.
In cucina
Nonostante le virtù della Lavanda siano essenzialmente legate alla sua profumazione, alcuni autori ne indicano utilizzi culinari per insaporire, anche in abbinamento con altre erbe aromatiche, piatti di carne o focacce, per profumare delicatamente le marmellate o i dolci, per candirne i fiori, per preparare vino ed aceto aromatizzati.
Altri usi
In epoca rinascimentale i pittori usano l’essenza di lavanda come diluente per i colori come riporta anche il romanzo di Gilbert Sinouè “Il ragazzo di Bruges”. Alcuni autori citano una particolare abitudine spagnola di altri tempi: quella fumare foglie di Lavanda nella pipa. Nel modo più classico e tradizionale si usa ancor oggi per riempire sacchettini di fiori di Lavanda per profumare la biancheria. Le nonne sapevano fare a meno anche del sacchetto di tela, confezionando i fiori in una gabbietta ottenuta ripiegando gli stessi steli, affinché i fiori, seccando, non si disperdessero nei cassetti. Ai sofferenti di insonnia si consiglia un guanciale imbottito di fiori di Lavanda!